Tante volte ci siamo trovati a raccontare (o ricordare) con entusiasmo una nostra “prima esperienza”: il primo giorno di scuola, il primo viaggio all’estero, la prima persona con cui abbiamo fatto l’amore, la prima auto che abbiamo guidato, la prima busta paga accreditata sul conto corrente, la prima volta in cui abbiamo detto “ti amo”.
Poche volte ci si sofferma invece sull’ultima volta. Forse perché inevitabilmente più dolorosa, o magari più difficile da ricordare. Difatti come si fa a prevedere dopo una serata tutti insieme che non avresti rivisto più quegli amici per un anno, causa pandemia? Come si fa a prevedere che quello sarebbe stato l’ultimo bacio prima di lasciarvi perché “era più giusto così”? Che sarebbe stata l’ultima volta in cui l’hai guardato dormire e gli hai accarezzato i capelli pensando “ti proteggo io”? Come si fa a prevedere che quel giorno di maggio sarebbe stata l’ultima biciclettata con la tua amica e quello il suo ultimo sorriso ricambiato perché poi lei si sarebbe tolta la vita?
Di solito ho una buona memoria, ma stranamente quell’ultima serata, quell’ultimo sorriso, quell’ultimo bacio, sono parecchio sbiaditi nella mia mente. Forse perché non voglio ricordare, forse perché non ne ho il coraggio, forse perché fa troppo male.
E allora non aveva poi tutti i torti Zeno Cosini nel volersi aggrappare a tutti i costi a quell’ultima sigaretta: voleva deciderlo lui quando sarebbe stata l’ultima volta.
E voi, cosa avreste fatto di diverso se aveste saputo in anticipo che quella sarebbe stata l’ultima cena fuori? L’ultima canzone ascoltata insieme? L’ultimo film guardato abbracciati? L’ultimo bacio? L’ultimo “ti amo”?

Mi hai fatto pensare anche al fatto che l’ultima volta può essere programmata oppure no. Per esempio i miei ultimi giorni di lavoro prima della pandemia non sapevo che fossero tali e li ho vissuti, per quanto possibile, in maniera “spensierata”. Tant’è che non ho nemmeno ricordi speciali legati a quello che ho fatto
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A volte è un bene non saperlo…”beata ignoranza”, dicono…oppure no? 😉
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Credo proprio di sì. Già non amo le feste in generale, tanto meno quelle d’addio 😀
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Io odio le ultime volte..quando so che saranno le ultime…complimenti per l’articolo!🙂
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Forse sapere che saranno le ultime ci dà quella sensazione di controllo…ma la verità è che fa male lo stesso…
Grazie!
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